I vari incroci di viti americane (Vitis rupestris, riparia, berlandieri ecc.) e tra esse e viti europee, utilizzate come portainnesto, sono in grado di ospitare i fitoplasmi della FD, anche se generalmente non presentano i sintomi tipici della vite coltivata. Il vettore Scaphoideus titanus si alimenta su tutte le specie del genere Vitis, dove può acquisire il fitoplasma e trasmetterlo da piante infettate selvatiche alle viti sane coltivate, inoltre può ovideporre sulle viti americane.
E' stato accertato che la presenza di focolai all'ìinterno di aree incolte, un tempo vigneti, svolge un ruolo importante nella diffusione della mallattia, per cui è necessario rimuoverli. In questa scheda tecnica WINETWORK si spiega come gestire il problema.